ALBANESE

Flavio Albanese (Vicenza 1951) – sito web
Architetto autodidatta, designer, collezionista d’arte contemporanea, ha costruito la sua professionalità attraverso una formazione estranea ai percorsi accademici.
Nel 1987 ha fondato lo studio di architettura ASA Studioalbanese, al quale partecipano oltre quaranta collaboratori nelle due sedi di Vicenza e Milano.
ASA Studioalbanese viene selezionato con il progetto Neores nell’edizione 2003 del Mies van der Rohe Award. Nel 2004 e nel 2006 lo studio è presente alla Biennale di Architettura di Venezia, e nel 2007 viene invitato a partecipare al concept per la riqualificazione di Pechino, su mastreplan dello studio Oma di Rem Koolhaas.
Flavio Albanese ha fatto parte del comitato scientifico di Domus Academy ed è stato coordinatore dell’Officina Porto di Palermo.
Dal maggio 2007 è direttore della rivista internazionale di architettura «DOMUS»

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Video intervista


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URBAN DELTA

Flavio Albanese
Tutors: Piero Corradin, Giuseppe Santonocito

COSA: Urban Delta. Progetto per un’utopia sostenibile.
DOVE: Fusina, Venezia.

I ragionamenti che pensiamo di sviluppare partono dall’esigenza di interpretare il concetto di sostenibilità in maniera radicale e con una tonalità utopica.
Chiederemo agli studenti un esercizio creativo in cui dovranno ideare una forma di insediamento urbano di tipo comunitario e aggregante, basato sullo sfruttamento innovativo delle risorse naturali dell’area intorno al torrente Fusina: una sorta di “comunità del delta” o di “kibbutz aperto contemporaneo”, che si rende autosufficiente dal punto di vista energetico, economico e alimentare.
L’idea è quella di immaginare una comunità che si dedica alle attività primarie: agricoltura, itticoltura, acquacoltura, traducendole attraverso schemi produttivi contemporanei.
Poiché ci muoveremo all’interno di uno scenario inesplorato, si tratterà sostanzialmente di inventare soluzioni architettoniche nuove per un nuovo modello urbano: strutture leggere, costruzioni mobili, architetture provvisorie e ad impatto vicino allo zero, in modo da lasciare il più possibile libero il territorio disponibile per le attività produttive o per la crescita della natura selvaggia.
Si tratterà anche di concepire i luoghi e le strutture di una vita comunitaria che potrà insediarsi non solo sulla terra o sull’acqua (con floating houses), ma anche con forme subacquee e ipogee.
La filosofia di Urban Delta è quella di esplorare tutte le opzioni possibili per un’utopia urbana contemporanea che rinvia all’idea di una vita neoromantica, underground, eco-logica, radicalmente alternativa rispetto all’immagine stressante della metropoli moderna.
Un sistema urbano di tipo cellulare, capace di instaurare un rapporto effettivo, e non solo episodico, con l’ambiente naturale, e che come un virus può riprodursi rapidamente per partenogenesi, rioccupando e bonificando progressivamente il sistema-ambiente di Porto Marghera.


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