GAUSA

Manuel Gausa Navarro (Barcellona,1953)
E’ architetto e dottore di ricerca, fondatore dello studio Actar Architecture, e della omonima Casa Editrice (1994), e membro del gruppo editoriale della rivista «Quaderns d’Arquitectura de Barcelona». Fino al 2000 è stato redattore della rivista «Quaderns d’Arquitectura I Urbanism».
Dal 1993 al 1995 fa parte del collegio docenti del Master “La gran Escala”, presso la ETSAB-UPC, dove ha insegnato.
Dal 1996 al 2000 è membro del comitato scientifico del XIX Congresso UIA (Barcelona 1996). È direttore delle attività culturali presso la ESARQ-UIC, Università Internazionale di Catalogna. Nel 1997 fonda AxE, uno società specializzata in progettazione sostenibile, l’anno successivo è co-direttore di Metapolis, un’associazione di studi avanzati di architettura, con sede a Barcellona, diventandone presidente nel 1999. Dal 2000 al 2005 è direttore del corso post-laurea “architettura avanzata e città digitali”, presso la Fundació Politècnica de Catalunya. Nel 2003 è presidente del comitato scientifico dell’IAAC (Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunya), e nel 2006 dirige il corso post-laurea “Intelligent Coast”, presso la Fundació Politècnica de Catalunya. Dal 2008 è co-direttore del Master TNT (“Turismo Nuevos Territorios”, Méjico. Fundación C+, Fundación UPC.), e direttore della Scuola di Dottorato in Architettura e Design della UNIGE- Università degli Studi de Genova.
Impegnato sia nella didattica, sia nella elaborazione di progetti, e nella formulazione di ipotesi teoriche e critiche sulle attuali tendenze in campo architettonico, ha pubblicato molti saggi e lavori (come Housing, new alternative, new systems; Singular housing: the private domain; Metapolis Dictionary of Advanced Architecture; Barcelona Metapolis; HiperCatalunya: Research Territorie; Operative Optimism), ha esposto nelle più importanti manifestazioni culturali, i suoi progetti sono pubblicati in numerose riviste nazionali e internazionali. Attualmente è professore associato presso la facoltà di architettura di Genova.
Nel 2000 è stato insignito della Médaille de l’Académie d’Architecture de France.

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Video intervista

Prima parte:

Seconda parte:

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CULTIVANDO CAMPOS
Manuel Gausa Navarro
Tutor: Bebo Ferlito Nabito

L’obiettivo del workshop è quello di creare uno spettacolo totale (audiovisivo), basato sulla relazione tra il corpo (il corpo come sostegno topologico), lo spazio fisico (nella città di Venezia), e lo spazio virtuale (trasformazione audio visiva e rappresentazione).

Il WS sarà diviso in tre fasi:

  • La prima fase (pensare – pensar – think tank): preparazione e decisione (think tank), delle possibili azioni-interazioni da effettuare nei campi, tenendo in considerazione le peculiarità di ogni spazio.
  • La seconda fase (agire e registrare – hacer y registrar – to make and record): azione e registrazione;
    (scendere in campo): sviluppo di strategie di intervento nel contesto urbano.
  • La terza fase (rappresentare – representar – to act): rappresentazione e performance. (Lo spettacolo finale sarà come dar forma ad un “dizionario visuale”).
    L’ipotesi, infatti, è quella di suddividere gli studenti in modo da arrivare a rappresentare più o meno 15 scene di 3 minuti ciascuno, su concetti chiave che sono collegati/riferiti a una nuova “attitudine architettonica”, ed in relazione allo spazio pubblico dei campi di Venezia.

Gli studenti potranno elaborare una mappa sovrapposta a quella della città, individuando i “campi d’azione” e le intenzioni di azione in quel determinato campo. (Spazio urbano).
Gli studenti interverranno in essi con delle momentanee “scenografie urbane”, temporanei atti architettonici, effimeri, che modifichino o interpretino il campo attraverso azioni che pongano in relazione spazio, corpo, architettura. Tutto dovrà essere registrato e documentato.
La rappresentazione sarà poi messa in scena nella facoltà come risultato del processo preparativo, attraverso uno spettacolo audio visuale.
Gli studenti potranno creare performance con maschere/costumi – abiti, dove prevalga il concetto dell’importanza del corpo, come sostegno o scheletro architettonico di una forma topologica – però anche con musica, scenografia (luce, immagini), secondo le capacità di chi partecipa. Sarà come dare forma, colore, suono, luce, ad un flessibile “dizionario visuale”, come in un ballo mascherato, fatto di piccole scene, dal quale alla fine si comporrà un Manifesto.
Gli studenti potranno sviluppare le scene considerando vari concetti chiave, che saranno definiti nella prima fase del WS, come possibili intuizioni di azioni nei campi, anche rispetto alle loro attuali o passate peculiarità.
(A seguire alcuni esempi)
Si cercherà di suddividere i partecipanti in gruppi di 7/10 persone, per poter arrivare ad avere 10-15 scene. Ogni gruppo di lavoro potrà fare inoltre:
Alcuni: accoglienza e organizzazione (progetto food and drink)
la maggioranza: video/scene/musica.
un gruppo o due dovrebbero immaginare e produrre dei gadget da regalare ai partecipanti esterni invitati alla festa;

Esempi: Azioni Urbane di relazione pubblica
Verbi: planting, opening, dreaming, meeting, working, kidding, reading, sharing, contemplating, leasuring, playing, sporting, brunching, loving, mapping, …


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